© 2009-2021 Centro Studi sulla Cooperazione «A. Cammarata» • Tutti i diritti riservati
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Al primo posto le Scritture
Biblisti italiani del Novecento
a cura di Rinaldo Fabris - Giuseppe Ghiberti - Ermenegildo Manicardi
a storia dell’esegesi biblica dei diversi, talvolta complementari e talvolta contrapposti, modi di interpretare la Bibbia è ormai molto lunga. Attraverso i secoli si sono avvicendate maniere differenti di situare la lettura e la comprensione delle Scritture sacre: ora a livello liturgico e mistico, ora a livello intellettuale o ascetico. In epoca contemporanea le varie prospettive ermeneutiche e le varie metodologie esegetiche hanno avuto più di un’occasione di confrontarsi criticamente, avendo alternativamente il sopravvento l’una rispetto alle altre. In tale travaglio epocale numerosi sono stati i fattori che hanno giocato un qualche ruolo. Importante è stato il confronto tra le diverse scuole teologiche o storiografiche e, in un orizzonte ancor più dilatato, il confronto fra la tradizione riecheggiante la lezione dei Padri e i nuovi, scientifici, metodi moderni, nel migliore dei casi armonizzandosi la tendenza storico critica con l’attitudine spirituale. Ma parimenti importanti sono state le alterne indicazioni magisteriali, le profonde metamorfosi della cultura, gli sviluppi del processo di secolarizzazione della società, i mutamenti epistemologici del sapere teologico e delle scienze umanistiche. A questo complesso dibattito hanno dato, nel Novecento, un importante contributo i biblisti italiani: studiose e studiosi cattolici, valdesi ed ebrei, laici, religiosi, presbiteri, pastori e rabbini che hanno impegnato gran parte della loro vita nel conoscere e nel far conoscere, dentro e fuori le accademie ecclesiastiche e statali, quel grande codice della cultura mondiale che da sempre è la Bibbia.
Casa Editrice: Sciascia
Anno Pubblicazione: 2014
Formato: mm 130 x 200
Pagine: 352
ISBN: 978-88-8241-447-4
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