© 2009-2021 Centro Studi sulla Cooperazione «A. Cammarata» • Tutti i diritti riservati
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Massimo Naro
Gioirono al vedere il Signore
Icone del Risorto nel Duomo di Monreale
’immensa produzione iconografica e pittorica italiana esprime bene il peso e lo spazio che nell’arte cristiana ha avuto la resurrezione di Cristo Gesù. Non solo come suo contenuto precipuo, ma anche e soprattutto come suo principio e criterio ispiratore. Da qui l’abbondanza di affreschi e di mosaici che impreziosiscono le chiese, di pale d’altare, di arazzi, di tele e di tavole più o meno grandi, di sculture marmoree, bronzee e lignee, di miniature dipinte sulle pergamene di antichi codici biblici e liturgici o incise su reliquiari smaltati, su calici d’oro e ostensori d’argento, quasi un fiume d’arte in piena che attraversa la grande pianura dei secoli e che straripa dall’Italia in tutta Europa. Spiccano le tipologie iconografiche più diffuse e tradizionali: per un verso la resurrezione di Gesù, raffigurata secondo gli stilemi medievali e moderni, soprattutto quello del sarcofago marmoreo di foggia classica con la lapide ribaltata da cui fuoriesce glorioso il Risorto, che si libra al di sopra delle guardie prostrate e atterrite; per altro verso lo stesso Risorto che discende vittorioso nel limbo o che risplende come giudice tra i santi. E, ancora, le apparizioni del Risorto nei quaranta giorni precedenti l’Ascensione: alle pie donne che portano al sepolcro ormai svuotato gli unguenti e i profumi – le cosiddette mirofore –; alla Maddalena, ritratta al cospetto del Risorto nella posa del «noli me tangere»; ai due discepoli seduti alla mensa di Emmaus; agli apostoli riuniti nel cenacolo di Gerusalemme.
È certamente difficoltoso sviluppare un commento teologico unitario riguardo a tutto questo eterogeneo patrimonio artistico. Un saggio dei risultati che si potrebbero ottenere può essere, però, il commento del ciclo pasquale che si trova raffigurato nei mosaici del Duomo di Monreale, i quali del resto sono ottimamente rappresentativi dell’arte cristiana in Italia e che sono in questo libro riprodotti secondo l’ammirabile versione cromolitografica che l’abate Domenico Benedetto Gravina curò già a metà Ottocento dell’intero complesso musivo monrealese. Guardando i mosaici monrealesi, difatti, si può ricostruire un discorso meno frammentario sul fondamentale significato della resurrezione di Gesù per la vita della Chiesa e nell’esistenza credente di coloro che accettano di essere suoi discepoli, riponendo in Lui ogni loro speranza. Così vale sempre l’annotazione evangelica con cui è descritto l’effetto delle apparizioni del Risorto nell’esperienza degli apostoli: «Gioirono al vedere il Signore» (Gv 20,20).
L
Casa Editrice: Lussografica
Anno Pubblicazione: 2007
Formato: mm 240 x 325
Pagine: 80
ISBN: 978-88-8243-147-1
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«Scrinia»
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