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Collana «Studi del Centro A. Cammarata»
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Francesco Castiello
Le Casse rurali tra innovazione
e crisi d’identità
on l’entrata in vigore del nuovo Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia le Casse rurali e artigiane (oggi Banche di credito cooperativo) sono lasciate libere di ridefinire la loro identità nei rispettivi statuti. Possono conformarsi alternativamente come cooperative non speculative ovvero come cooperative soltanto di facciata. Però in questo secondo caso esse perderebbero l’identità originaria e confluirebbero nell’indistinto della ordinaria attività bancaria . . . >>
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Preti sociali e pastori d’anime
a cura di Cataldo Naro
o storico Francesco Renda ha scritto che negli anni a cavallo tra Otto e Noncento ogni paese della Sicilia ebbe il suo piccolo don Sturzo. In quegli anni, infatti, tutta una generazione di giovani preti dell’isola accolse l’invito di Leone XIII ad «uscir fuori di sagrestia». Furono detti preti «sociali». Luigi Sturzo divenne il più noto di questi preti, a motivo del suo successivo ruolo nazionale di fondatore del Partito popolare. Ma anche i più piccoli centri della Sicilia ebbero allora il loro prete «sociale» . . . >>
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Francesco Conigliaro
Chiesa e società
in Giuseppe Lo Cascio
l movimento cattolico, tra Otto e Novecento, fu in Sicilia prevalentemente democratico cristiano; si ispirava al magistero di Leone XIII e seguiva le idee di Romolo Murri, il prete marchigiano leader della Democrazia Cristiana. Lo guidavano preti di grande attivismo. Di essi Luigi Sturzo, sindaco di Caltagirone, fu solo il più noto. Nel palermitano si distinse Giuseppe Lo Cascio (1870-1953), brillante conferenziere e attivissimo organizzatore, il quale nel 1901 fu promotore di uno sciopero a Palazzo Adriano . . . >>
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Martiri per la giustizia
a cura di Salvatore Barone
d Agrigento, durante la sua visita del maggio 1993, Giovanni Paolo II parlò delle vittime della mafia come «martiri della giustizia e indirettamente della fede». Per discutere della plausibilità teologica dell’affermazione del papa e dell’importanza dell’offerta di esemplari modelli esistenziali di resistenza alla mafia, è stato tenuto nel febbraio 1994 un seminario di studio, i cui Atti sono raccolti in questo volume. Pur mettendo in guardia dai rischi di banalizzazione e . . . >>
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Luigi Berzano - Massimo Introvigne
La sfida infinita
La nuova religiosità nella Sicilia centrale
ai nuovi movimenti religiosi la ricerca sociologica si è sempre più diretta, in questi ultimi anni, verso l’area più vasta della nuova religiosità, che comprende, oltre alle nuove appartenenze a movimenti e gruppi, le nuove credenze (come quella nella reincarnazione), condivise anche da persone che non prenderebbero neppure in considerazione l’ipotesi di aderire a un gruppo neo-religioso. Per la prima volta in Italia la nuova religiosità viene studiata attraverso una ricerca . . . >>
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Maria Mariotti
Istituzioni e vita della Chiesa
nella Calabria moderna
e contemporanea
ono qui raccolti dieci ampi saggi che l’autrice, studiosa di storia della Chiesa, aveva pubblicato in momenti e in luoghi diversi nell’arco degli ultimi tre decenni. Il contenuto dei saggi verte sulla storia della Chiesa in Calabria nell’età moderna e contemporanea, grosso modo tra il Concilio di Trento e il Vaticano II. Nei primi quattro prevalgono gli aspetti metodologici e documentari e negli altri sei sono più diffusamente sviluppati alcuni profili tematici. Peculiare dell’approccio storico realizzato nei saggi . . . >>
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Mario Sturzo
a cura di Cataldo Naro
ario Sturzo, vescovo di Piazza Armerina dal 1903 al 1941, fratello di don Luigi Sturzo, fondatore del Partito popolare italiano, fu figura notevole di scrittore e pensatore, impegnato nel confronto, da un punto di vista cristiano, con il neoidealismo di Croce e Gentile. Finora è stato pochissimo studiato. Questo volume che raccoglie gli atti di un convegno tenta, a più veci, un primo approccio tendenzialmente globale alla sua personalità. E lo fa cercando di toglierla . . . >>
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Per un discorso cristiano
di resistenza alla mafia
a cura di Stefano Diprima
l linguaggio ecclesiale usa, da qualche tempo, in Sicilia, termini quali «peccato sociale» e «struttura di peccato» per parlare della mafia. È un modo di rispondere all’urgenza, per la chiesa siciliana, di elaborare uno specifico «discorso» sulla mafia, soprattutto in funzione della catechesi e della formazione cristiana all’interno delle comunità ecclesiali, che si avvalga di categorie attinte alla tradizione cattolica. E, infatti, un tale «discorso» cristiano sulla mafia e sulla resistenza alla mafia . . . >>
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