© 2009-2021 Centro Studi sulla Cooperazione «A. Cammarata» • Tutti i diritti riservati
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Preti sociali e pastori d’anime
a cura di Cataldo Naro
o storico Francesco Renda ha scritto che negli anni a cavallo tra Otto e Noncento ogni paese della Sicilia ebbe il suo piccolo don Sturzo. In quegli anni, infatti, tutta una generazione di giovani preti dell’isola accolse l’invito di Leone XIII ad «uscir fuori di sagrestia». Furono detti preti «sociali». Luigi Sturzo divenne il più noto di questi preti, a motivo del suo successivo ruolo nazionale di fondatore del Partito popolare. Ma anche i più piccoli centri della Sicilia ebbero allora il loro prete «sociale», fondatore della cassa rurale e a capo del partito municipale cattolico. Anzi ogni paese dell’isola ebbe più preti «sociali». Nella provincia di Caltanissetta San Cataldo fu uno dei centri più vivaci del movimento cattolico e contò diversi preti «sociali», tra cui Calogero Carletta, Calogero Cammarata e Alberto Vassallo, fondatori nel 1695 della cassa rurale. Carletta fu poi arciprete della città. Cammarata ne fu prosindaco. Vassallo fece carriera nella diplomazia vaticana e fu nunzio apostolico prima in America latina e poi a Monaco di Baviera. Il volume riporta le relazioni tenute in un convegno di studio sulla lsoro esperienza considerate nel vasto panorama europeo ed italiano del fenomeno dei preti «sociali».
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Casa Editrice: Sciascia
Anno Pubblicazione: 1994
Formato: mm 130 x 200
Pagine: 208
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