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Collana «Sintesi e Proposte»
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L’amore è il distintivo
Pina Suriano, la sua città e il suo tempo
a cura di Massimo Naro
a storia della Sicilia, in età contemporanea, è affollata di eventi importanti. Non pochi di questi hanno coinvolto la Chiesa isolana e i tanti cattolici impegnati non solo in ambito propriamente ecclesiale, ma anche in politica e nel campo economico e culturale. A dare un impulso verso il rinnovamento contribuì anche, già nella prima metà del xx secolo, l’Azione Cattolica Italiana, in cui si formarono uomini e donne che rappresentarono la comunità ecclesiale e il mondo cattolico . . . >>
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Alfredo Maria Garsia
In memoria
Inviti alla speranza (1978-2002)
a cura di Massimo Naro
n questo volume sono raccolte cinquanta omelie, in gran parte pronunciate dall’autore nei funerali dei preti della diocesi nissena che sono morti durante il suo trentennale episcopato. Si tratta di riflessioni che focalizzano una visione cristiana della morte, intesa come momento previo all’incontro definitivo dell’uomo con Dio, come purificazione dell’umanità ferita dall’antico peccato necessaria per suggellare la comunione col Cristo crocifisso e risorto . . . >>
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Salvatore Ivan Emma
Cuore e fantasia
Vita e opere
del compositore Lorenzo Chinnici
Fa’ parlare il cuore e la fantasia»: così scriveva Lino Liviabella – compositore e docente al Conservatorio di Bologna – in una lettera a Lorenzo Chinnici (1909-1944), nativo di San Cataldo, che al maestro di fama nazionale aveva chiesto un parere su un’opera per grande orchestra sinfonica da lui composta, il poema sinfonico Fatma. Il consiglio intendeva stimolare il giovane compositore siciliano ad affrancarsi creativamente dalle norme di composizione musicale teorizzate dai trattatisti . . . >>
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Salvatore Falzone
Nel famoso orto
I salesiani a San Cataldo (1924-2004)
salesiani operano a San Cataldo ormai dal dicembre del 1924. Il loro oratorio fu costruito in quello che le cronache del tempo ricordano come il «famoso orto» in cui un intraprendente prete sancataldese, il can. Pagano, era solito radunare e far giocare i ragazzi del paese. Nella popolosa cittadina si registravano già da alcuni decenni i fremiti novatori che traducevano in fatti l’invito leoniano ad «uscir di sagrestia». Il locale movimento cattolico aveva promosso l’impegno dei cristiani . . . >>
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uesto volume si propone di accogliere la confluenza del sapere filosofico nella psicopatologia. Prende così forma un discorso a più voci sulla tematica dell’intersoggettività e, tentando di coglierne l’eidós, viene intrapreso un percorso di studio che, nel rinvio da un saggio all’altro, articola in modo dialettico due condizioni esistenziali estreme: la psicosi e l’amore. Da un lato infatti le vicende amorose, nel loro dipanarsi, mettono in scena quelle che potrebbero esser definite . . . >>
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Massimo Naro
Il Vangelo del Crocifisso
Meditazione sulle ultime
“sette parole” di Gesù
ella tradizione ecclesiale e nella pietà popolare, come pure nella prassi omiletica e nel pensiero teologico in cui la stessa tradizione si è, attraverso i secoli, espressa e configurata, le “sette parole” di Gesù in croce sono sempre state oggetto di meditazione. Esse, riportate secondo differenti varianti nei quattro vangeli, costituiscono insieme il culmine ma anche il nucleo principiale del kerigma cristiano. Il dirsi di Dio, infatti, è risuonato proprio nell’evento pasquale . . . >>
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Suicidi nel Nisseno
Spie di quale disagio?
a cura di Massimo Naro
urante gli ultimi anni, nella cronaca dei giornali locali si sono fatte sempre più insistenti le notizie relative ai suicidi che sono avvenuti e continuano inarrestabilmente ad accadere in provincia di Caltanissetta. A scorrere le pagine dei quotidiani ci si accorge che i casi sono ormai numerosi e perciò il fenomeno, nel suo complesso, assume contorni allarmanti. Per studiarlo, il Centro Cammarata ha organizzato un convegno: questo volumetto ne raccoglie gli atti. Il tenore interrogativo . . . >>
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Agostino di Ippona
Eternità, creazione e tempo
Il Libro XI delle Confessioni
l problema del tempo in Agostino d’Ippona (354-430) s’intreccia con le grandi questioni teologiche dell’eternità e della creazione. In questo sottofondo dogmatico il suo procedere nella trattazione della «antichissima croce» della misurazione del tempo è assai problematico e coinvolge il lettore in una sorta di psicodramma speculativo. S’intravede un approdo positivo della ricerca soltanto quando si propone una soluzione psicologico-religiosa che trova la sua formula sintetica . . . >>
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