© 2009-2021 Centro Studi sulla Cooperazione «A. Cammarata» • Tutti i diritti riservati
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Mario Sturzo
a cura di Cataldo Naro
ario Sturzo, vescovo di Piazza Armerina dal 1903 al 1941, fratello di don Luigi Sturzo, fondatore del Partito popolare italiano, fu figura notevole di scrittore e pensatore, impegnato nel confronto, da un punto di vista cristiano, con il neoidealismo di Croce e Gentile. Finora è stato pochissimo studiato. Questo volume che raccoglie gli atti di un convegno tenta, a più veci, un primo approccio tendenzialmente globale alla sua personalità. E lo fa cercando di toglierla nella sua dimensione più propria, quella di pastore d’anime, e nella sua tensione dominante, quella del rapporto della Chiesa con la modernità.
Una tensione che lo unì al fratello, unanimamente riconosciuto come una delle figure più innovative del cattolicesimo contemporaneo. Ma che, prima ancora, lo unì a tutta una schiera di preti «sociali» che in Sicilia, tra Otto e Novecento, ammirarono la fervida stagione leoniana. E che lo unì anche agli altri vescovi, impegnati come lui e con lui – fu segretario delle Conferenze episcopali dell’isola – nella guida delle Chiese di Sicilia.
Fu questa stessa tensione – per il confronto e l’incontro della Chiesa col mondo moderno – che lo portò ad occuparsi di filosofia e ad elaborare un originale sistema che chiamò «neosintetismo».
I risultati di questo primo approccio di studio a Mario Sturzo tracciano alcune fondamentali coordinate per meglio intendere non solo la sua figura ma anche, più in generale, la vicenda del cattolicesimo siciliano in età contemporanea.
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Casa Editrice: Sciascia
Anno Pubblicazione: 1994
Formato: mm 130 x 200
Pagine: 280
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