Un filo rosso collega tre capolavori del Quattrocento: due Madonne Annunciate di Antonello da Messina, oggi conservate a Monaco di Baviera e a Palermo, e un compianto in terracotta di Niccolò dell’Arca, custodito in una chiesa di Bologna.
Il raccoglimento delle due Annunciate esprime visivamente che Maria si è lasciata coinvolgere nell’annuncio, mentre l’annuncio si è compiuto in lei. Nel Compianto sul Cristo morto, invece, i visi delle pie donne, il loro protendersi verso il cadavere e il dolore struggente della Madonna dicono che tutti reputano inappellabile la morte del Maestro e non sperano più in nulla, non sperano più in lui. Fino alla scoperta che l’annuncio per antonomasia è proprio quello della risurrezione.